Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

23 giugno 2012

"Cristo ritorna da Crotone" di Salvatore Mongiardo

scritto da Domenico Lanciano

Salvatore Mongiardo, nato nel 1941 in Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (Catanzaro), il 12 giugno ha compiuto 71 anni, ma, sicuramente, non li dimostra. Li dimostra, però e tutti, la sua scrittura tesa a dimostrare come e quanto la Calabria, più di ogni altro più pretenzioso e sedicente luogo, sia “Madre del Mondo” e perciò “Calabria eterna”. Infatti, se Roma (che è palesemente e storicamente “figlia della Calabria”) viene denominata “città eterna” … tanto più lo deve essere indicata la Calabria, poiché questa antichissima terra, oltre ad avere dato nome all’Italia, ha dato le più vere e durature basi civili e filosofiche al mondo intero. E tali base intendono ancora oggi contrastare il tentativo finanziario di annientare, con i nuovi metodi barbari, la Grecia e la Magna Grecia.

In pratica è proprio questo il cuore del nuovo “free-book” “Cristo ritorna da Crotone” che l’autore calabrese ha già pubblicato “on line” come discorso consequenziale presente in volumi come “Ritorno in Calabria” (Samo, Milano1995), “Viaggio a Gerusalemme” (Pellegrini, Cosenza 2002), “Sesso e Paradiso” (Rubbettino, Soveria Mannelli 2006), “Perché la violenza” (Città del Sole, Reggio Calabria 2009). Questi libri (che possono essere scaricati liberamente dal suo sito personale www.salvatoremongiardo.com) hanno, tra tanto altro, il compito di dare specialmente a noi calabresi una migliore consapevolezza storica e, quindi, un maggiore orgoglio di appartenere ad una Terra assolutamente strategica e determinante nella costruzione del mondo. Senza la Calabria non ci può essere un mondo migliore, oggi messo in pericolo dai “nuovi barbari” dell’economia cui bisogna fare fronte proprio con gli strumenti di consapevolezza e orgoglio che Mongiardo ci fornisce, poiché altrimenti la Calabria, così come la Grecia e altre nazioni-madri di vera civiltà (come quelle neo-latine), conoscerà un nuovo epocale genocidio.

Dunque, Cristo ritorna da Crotone, poiché il Cristo del Cristianesimo non è altri che il derivato più autentico, seppure potenziato, del Pitagora di Crotone, il filosofo-base ed imprescindibile della civiltà antica e moderna. Mongiardo lo dimostra ampiamente e definitivamente, pure con nuove fonti storiche e filosofiche. Questo libro è, in pratica, un dialogo sul destino della Calabria e del mondo tra l’Autore e Padre Kosmàs Papapetrou (1952-2010) il monaco aghiorita di Monte Athos che, dal 1994, ha fatto rifiorire la chiesa greco-ortodossa di San Giovanni Therestis di Bivongi (Reggio Calabria).
Salvatore Mongiardo, che nel 1995 ha ripristinato i “sissizi” di Re Italo (vissuto 16 generazioni prima della guerra di Troia, verso il 1500 a.C. nell’attuale Calabria che da lui ha preso nome di Italia), ha diramato l’annuncio che in Locri (RC), nel prossimo mese di luglio, sarà proclamata la “Repubblica etica della Grecia e della Magna Grecia”. Mongiardo sostiene che “I popoli anglosassoni non sono più in grado di dirigere il mondo, perciò bisogna tornare agli schemi etici di amicizia, uguaglianza, lealtà per non andare in rovina”. Bisogna, perciò, ritornare agli ideali della “Calabria eterna” e un tale gravoso ma decisivo compito spetta essenzialmente ai calabresi!

L’Università delle Generazioni di Badolato (CZ) ritiene che si stia avviando, con il possente lavoro storico-filosofico di Salvatore Mongiardo e di altri notevoli intellettuali, un “Nuovo Rinascimento della Calabria” cui tutti i calabresi, che vivono dentro e fuori i confini regionali, sono chiamati a dare il proprio decisivo contributo per  salvare questo tipo di mondo troppo stravolto dall’avidità economica delle nuove invasioni barbariche, contrapponendo a questo nuovo medioevo l’antica civiltà italica e magnogreca.

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